I dintorni di Felloniche
Oltre al limpido mar Ionio che bagna Marina di Felloniche e le altre spiagge della zona, oltre alle grotte in cui si insinua il mare, anche l’entroterra nei dintorni di Felloniche merita una visita. Le campagne, la vegetazione tipica della Macchia Mediterranea, i dolmen e menhir, le pajare, le masserie, i borghi ricchi di esemplari di architettura civile e religiosa di varie epoche, le tradizioni culinarie salentine, le celebrazioni religiose, le sagre e le fiere; ad ogni passo, in ogni periodo dell'anno, questa zona della Puglia riserva al turista uno spettacolo vivo e degno di essere vissuto.
Leuca e le grotte
Una delle perle del Mediterraneo, Santa Maria di Leuca splende con il candore delle sue scogliere all’estremità della penisola salentina. Parchi, ville ottocentesche con torrette e pinnacoli tra il gotico e l'orientaleggiante. La Basilica e il Faro, uno dei più importanti d’Italia, sono i tratti distintivi della zona propriamente detta Santa Maria di Leuca; più in basso si stende Marina di Leuca, tra punta Meliso a est, e punta Ristola a ovest, alla base del promontorio che si erge sullo Ionio.
Santa Maria di Leuca offre le sue bellezze naturali come tre gruppi di grotte tra le scogliere.
Le 7 "Grotte di Ponente", tutte scenografiche e interessanti dal punto di vista naturalistico, con una nota particolare per la Grotta (o Caverna) dei Giganti, dove sono stati rinvenuti manufatti del paleolitico medio.
Le "Grotte della Rada": la Grotta del Diavolo, la Porcinara e la Grotta del Morigio, quest’ultima raggiungibile solo nuotando sott’acqua, importanti per i ritrovamenti archeologici di varie epoche, dal Neolitico alla Grecia antica; nello stesso gruppo, le tre Grotte Cazzafri, che con i giochi di luce che incantano al tramonto.
Le "Grotte di Levante": la Grotta di Terradico, composta in realtà di tre cavità contigue, la Grotta di Ortocupo, i due antri che insieme vengono chiamati Grotta delle Vore, e la Grotta delle Giole.
San Gregorio e l'aperitivo al tramonto
La baia naturale di Marina di San Gregorio, a soli quattro chilometri ad ovest di Santa Maria di Leuca, con le sue lastre piatte di roccia e poca sabbia bianca, i fondali ricchi da esplorare per chi ama lo snorkeling, conserva qualcosa di selvaggio e incontaminato. La località balneare del comune di Patù è perfetta anche per le famiglie con bambini. Alle spalle dell’insenatura sorge la torre di avvistamento del XVI secolo, distrutta dai saraceni, ma poi ristrutturata ed attualmente abitazione privata, da questa posizione si può ammirare un panorama suggestivo su incantevoli tramonti: spettacolo naturale da non perdere, magari sorseggiando un aperitivo.
Le spiagge Torre Vado, Pescoluse, Torre Pali
Proseguendo l’itinerario lungo la costa verso ovest, dopo Marina di San Gregorio si giunge a Torre Vado, con il suo piccolo porto perfetto per le passeggiate serali, e l’inizio della spiaggia di sabbia che si estende per chilometri verso Pescoluse e Torre Pali. La torre d’avvistamento "Torre Vado" dà il nome alla località balneare, non caotica ma abbastanza vivace; con i localini tipici ma anche bar e pub dove bere un drink o ascoltare musica.
Pescoluse è la tappa successiva: otto chilometri di soffice sabbia per un litorale ampio e ben attrezzato, anche per gli sport acquatici, e delimitato da dune. Il tramonto, dalla spiaggia di Pescoluse, è un’immagine romantica che resta nella memoria. Malgrado la ricchezza in servizi e possibilità di divertimento, grazie alle dimensioni della spiaggia, Pescoluse resta un luogo perfetto per il relax.
Torre Pali ha caratteristiche simili a Pescoluse: spiaggia di sabbia fine, dune, litorale che digrada lentamente verso il mare, in qualche punto anche scogli. La particolarità è di avere i resti della torre di avvistamento cinquecentesca ormai semi sommersi dal mare e uno scoglio isolato a cento metri dalla spiaggia, "l’Isola della Fanciulla", a cui si ispira una triste leggenda con tanto di fantasma.
Il Ciolo e la litoranea fino a Otranto
Spostandosi invece da Santa Maria di Leuca verso est, superate le grotte già citate, questa parte di Puglia sorprende il viaggiatore con la presenza di un "fiordo" i cui lembi sono uniti da un ponte.
Le acque, nel corso dei millenni, hanno scavato una gola, habitat naturale di una specie di uccelli chiamati "ciole", da cui il nome di Ponte del Ciolo. Resti fossili, particolari esemplari di fauna e flora, grotte, un laghetto, rendono una visita, un’esperienza di trekking o di arrampicata, particolarmente interessanti. Si può raggiungere la spiaggia con una scalinata, ma i più temerari si tuffano in mare direttamente dal ponte!
Il sentiero delle Cipolliane, collega il Ciolo a Novaglie. Un percorso a dir poco suggestivo, con la possibilità di fare il bagno nelle acque purissime di calette isolate e di visitare le Grotte Cipolliane.
Continuando il percorso lungo la costa fino a Otranto: Marina di Guardiola, Marina Serra con la sua incredibile Piscina Naturale, Tricase, Castro, la Grotta della Zinzulusa, la scenografica Santa Cesarea Terme, Porto Badisco. Tutte località note per le loro caratteristiche storiche e paesaggistiche.
I borghi dell'entroterra: Patù, Giuliano di Lecce e Specchia
Il piccolo borgo di Patù si trova nell’entroterra di Felloniche, poco distante da Santa Maria di Leuca e Torre Vado, così come dalle spiagge di Torre San Gregorio e di Marina di Felloniche. Suggestivi i resti dell’antico porto, una volta appartenente alla città messapica Veretum, annientata dai saraceni nel IX secolo d.C. Degli antichi splendori restano lo scalone in megaliti che porta al mare, il pozzo, i moli e i frangiflutti che ormai sono sommersi dalle acque della baia. Sempre a Patù, della stessa epoca, il monumento funerario Cento pietre, così chiamato perché realizzato con cento blocchi di roccia calcarea.
Giuliano di Lecce è una piccola frazione di Castrignano del Capo, in provincia di Lecce. Situato tra Patù e Gagliano del Capo, affonda le sue radici storiche in epoca precedente la conquista romana. Dal menhir alle chiese, dal castello feudale alla Loggia degli Sberleffi risalente agli inizi del 1600, Giuliano di Lecce è un concentrato di testimonianze storiche ed artistiche da non perdere.
Specchia è uno dei borghi più belli d’Italia. Il suo fulcro è il Palazzo Protonobilissimo (Castello Risolo) risalente al VI secolo e più volte ristrutturato. Non si può non visitare il convento e l’annessa chiesa dei Francescani Neri, la chiesa di Santa Eufemia, e passeggiare tra i vicoli del borgo, alla scoperta di antiche e magiche atmosfere.